
In una “Mille e una notte” veneziana Saddo Drisdi, l’ultimo turco rimasto a Venezia, con i suoi racconti di principesse e corsari, sultane e dogi, santi e guerrieri, incanta sette bambini sfuggiti agli austriaci ed entrati di soppiatto nel Fondaco dei Turchi, ora in disfacimento. È il 1838 e la città è sotto la dominazione Austro-ungarica: dei fasti della Serenissima resta ben poco. Il vecchio raccoglie i bambini attorno a sé per raccontare le infinite storie tra veneziani e ottomani, fatte di battaglie cruente, amori passionali, rapimenti di donne, santi trafugati e malfattori tramutati in pietra; vicende secolari tra la Serenissima e la Sublime Porta, tra Venezia e Costantinopoli, sospese tra mito e storia.
Orientalia – Mille e una notte a Venezia è una graphic novel concepita dallo scrittore veneziano Alberto Toso Fei in stretta collaborazione col disegnatore e artista Marco Tagliapietra: un racconto seducente ammantato di leggenda che restituisce al lettore, con precisione storica, personaggi e luoghi di una Venezia (forse) perduta.
“Credo che Veneziani e Turchi siano come una coppia di vecchi sposi che litigano, sparlano di l’uno dell’altro, fanno scintille, ma che poi si conciliano perché in fondo in fondo si amano”, dice a un certo punto il vecchio Saddo Drisdi. Veneziani e Ottomani furono per secoli acerrimi nemici ma anche i migliori alleati commerciali, in una continuità e uno scambio oggi forse incomprensibili; i “Turchi” erano accusati delle peggiori nefandezze, ma nello stesso tempo li si ospitava in città in uno dei più prestigiosi palazzi sul Canal Grande, il Fondaco dei Turchi appunto, dove rimasero per più di duecento anni, nel quale avevano un hammam e, si dice, perfino una piccola moschea.
Le storie raccontate ai bambini da Saddo Drisdi (che fu realmente l’ultimo turco del Fondaco, costretto dalle autorità austro-ungariche a sgomberare il palazzo proprio nel 1838) sono tutte “vere”, nel senso che fanno parte dell’immaginario veneziano – che ne ha tramandato le vicende in gran parte attraverso la tradizione orale – oppure si tratta di rielaborazioni in chiave epica di fatti storici che già ai tempi della Serenissima venivano trascritti e narrati a maggiore gloria dello Stato Veneziano.
La ricostruzione per immagini presente nella graphic novel (pubblicata interamente a colori da Round Robin Editrice) restituisce una Venezia filologica anche sotto il profilo iconografico, dallo stato di fatiscenza del Fondaco alle divise dei soldati austriaci, ai ponti ancora senza parapetti (a volerli furono proprio le autorità austro-ungariche). L’opera è completata da un cospicuo “making of” e da alcuni scritti storici per inquadrare meglio il periodo scelto dagli autori e le vicende descritte in Orientalia.
Anno di pubblicazione: 2017
Genere: Narrativa a fumetti
Pagine: 114
EAN: 9788898715770
Listino: 18
Editore: Round Robin
Data di uscita: 23/03/2017